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IO01 - Umanesimo Tecnologico
Studiare all’estero

IO01 - Umanesimo Tecnologico
Studiare all’estero

Arti Visive e Umanesimo Tecnologico

Dottorato XL Ciclo A.A. 2024/2025

Accademia SantaGiulia
Ministero dell'Università e della Ricerca

Progetto formativo

Il dottorato di ricerca è il più alto grado di istruzione ed il massimo titolo di studio sul piano internazionale, e ha come principale finalità quella di formare alla ricerca di alto livello e all’insegnamento accademico. Esso fornisce quindi le competenze necessarie per esercitare attività di ricerca di alta qualificazione presso Università, Accademie, Conservatori e altri enti di Alta Formazione, anche ai fini dell’accesso alle carriere nelle amministrazioni pubbliche e dell’integrazione di percorsi professionali di elevata innovatività.

Il dottorato in “Arti Visive e Umanesimo Tecnologico” intende mettere in dialogo e in relazione tra loro il mondo della produzione artistica e della progettazione visuale contemporanea (entrambi, ormai, sempre più caratterizzati da un approccio intrinsecamente intermediale e crossmediale) con la sfera della tecnologia, e ancor più segnatamente con la riflessione filosofica e antropologica che attorno a quest’ultima si è venuta sedimentando almeno a partire dall’inizio del XXI secolo. Il percorso intende dunque sollecitare i dottorandi a rapportarsi con tale intreccio tra arte, progettualità visuale e tecnologia secondo una prospettiva spiccatamente interdisciplinare e, in particolare, affiancando il necessario approfondimento teorico, storico e metodologico (che costituisce il nocciolo più tradizionalmente strutturato del loro lavoro di ricerca) con un approccio pratico ed operativo che potrà declinarsi sia nei termini creativi propri della professionalità artistica e visuale (con produzione di opere e progetti che, indagando e sperimentando i media e i linguaggi tradizionali e innovativi, possano offrire una visione personale dei temi che riguardano l’«umano»), sia – specialmente per i candidati orientati ad un percorso di impianto più speculativo – nei termini di un concreto lavoro di critica sul campo.

  • Durata: 3 anni
  • Didattica: seminari, attività di laboratorio, perfezionamento linguistico e informatico, gestione della ricerca, valorizzazione e disseminazione dei risultati
  • Borsa di dottorato: € 16.243 annuali (più contributo per il soggiorno all’estero e per l’attuazione della ricerca)
  • Esperienza all’estero: da un minimo di 6 mesi ad un massimo di 12 mesi
  • Requisiti di ammissione: diplomi accademici di II livello o lauree di II livello
  • Modalità di ammissione: bando di concorso


 

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Coordinamento

Paolo Sacchini

Docenti

Carlo Susa
Elisabetta Modena
Fabrizio Saiu
Federica Cavaletti
Giacomo Disarò
Marco Cadioli
Marco La Rosa
Massimo Tantardini
Milena Cordioli
Pedro Medina Reinon
Pierpaolo Patti

Obiettivi del corso

Il corso di dottorato, che è articolato in un unico curriculum sia al fine di rispettare – e anzi di favorire – l’intrinseca crossmedialità della produzione creativa contemporanea, sia per facilitare e suggerire l’eventuale utilizzo delle tecnologie come strumento interdisciplinare e per così dire divergente (e, dunque, non settoriale), intende innanzitutto stimolare lo sviluppo di un’attività di ricerca pratico-operativa nell’ambito delle arti visive e della progettazione visuale, mettendo in dialogo i media e i linguaggi tradizionali con le tecnologie applicate alla produzione artistica, ad alcune declinazioni del design (visual design, set design, ecc.) e all’attività di critica in entrambi gli ambiti. Inoltre, e proprio nel perseguire tale obiettivo primario, il corso intende altresì formare dottori di ricerca pronti ad esercitare una riflessione teorica e metodologica consapevole e giustificata in merito alle tematiche centrali del dottorato, con particolare ma non esclusivo riferimento al rapporto tra le arti, le professioni creative e le tecnologie da una parte, e la sfera umanistica, filosofica, socio-culturale e antropologica della contemporaneità dall’altra. In questo modo, secondo un approccio alla ricerca che integra le metodologie tradizionali con alcuni elementi della practice-based research, il corso stimola l’utilizzo delle metodologie artistiche quali strumenti di ricerca, anche ai fini di una loro applicazione al di fuori del ristretto ambito estetico.

Prospettive occupazionali

Il corso di dottorato di ricerca offre una formazione specialistica orientata innanzitutto a fornire le conoscenze e competenze metodologiche necessarie per esercitare attività di ricerca di alta qualificazione in ambito artistico, creativo e storico-critico presso istituti di Alta Formazione, imprese, enti di ricerca e pubbliche amministrazioni, consentendo altresì di acquisire le abilità e le esperienze necessarie per poter svolgere proficuamente una consapevole e qualificata attività di insegnamento presso gli stessi enti. Inoltre, il corso affina considerevolmente le competenze necessarie per svolgere anche in chiave libero professionale l’attività di artista o di progettista visuale e di teorico e critico di ambedue gli ambiti. Infine, gli approfondimenti di natura antropologica, filosofica e di cultura visuale in merito agli sviluppi e alle articolazioni interdisciplinari delle tecnologie più avanzate consentono al dottore di ricerca, a conclusione del percorso triennale, di spendere la propria professionalità – anche secondo la propria indole e la specificità del proprio percorso di ricerca – presso imprese ed enti attivi non solo nella produzione artistica, nella progettazione visuale e di comunicazione e nelle varie articolazioni del design, ma anche – più in generale – nell’ambito delle tecnologie più avanzate.

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